Evento insolito al Biella Jazz Club domenica pomeriggio alle ore 16,30
sale sul palco di Palazzo Ferrero la band toscana “Santi Subito” per un
tibuto ai “Fab Four” “The Beatles”.
Gia proposto in alcuni teatri fiorentini con un orchestra d’archi, la
band toscana arriva a Biella per una serie di concderti e visto la
grande amicizia che lega il tastierista Andrea Pellegrini con
l’associazione biellese si è pensato di proporre questo concerto anche
nel tempio del jazz più vecchio d’Italia, proprio nel suo cinquantenario.
Il gruppo è formato da :Samuele Lauria e Lucilla Fossi alla voce, Andrea
Donati alla chitarra, Claudio Carfagni alla batteria , Emanuele Costa
al basso e Andrea Pellegrini alle tastiere.
Pellegrini uno tra i migliori fonici europei, ha appena registrato in
nuovo album di Elio e le Storie Tese, seguendoli anche durante
l’esibizione a SanRemo, attualmente è l’ingeniere del suono con i King
Crimson per il tour mondiale.
Santi Subito propongono al Jazz Club il repertorio dei Beatles con
l’esecuzione dei brani più celebri e per l’occasione molti musicisti
biellesi saranno ospiti della band per il concerto.
Saliranno sul palco con i “Santi” Andrea Bertieri, Maurino Dellacqua,
Davide Gilardino, Andrea Lavino, Tagliola Luciani,
Jacopo Mazza, Marella Motta, Emmanuele Pella, Elisa Pensotti, Massimo
Serra, Marco Sgaggero e Max Tempia.
Un appuntamento di sicuro divertimento e di grande spessore artistico.
Di seguito la biografia “ufficiale” del gruppo, in tema con l’ironia
della band.
Claudio Gropponini (Batteria, Cembali, Nacchere, Flatulenze): nasce a
Budapest nel 1953, da genitori ignoti che lo abbandonano davanti ad un
canile.
Viene adottato da Stella, bastardina di 4 anni, dalla quale imparerà a
dare la zampa e a riportare le bacchette.
Viene allontanato dal canile quando fa coming out e dichiara di amare
gli esseri umani.
Vive e lavora a Montajone, dove si è sposato con Eloana, dalla quale ha
avuto quattro meravigliosi cuccioli.
Mingherlino, non segue i consigli di parenti e amici che lo vorrebbero a
fare un po’ di attività fisica.
E’ uno sporco mancino.
Emanuele Barboza (Basso, Bossa, Bissa, Tempi Dispari): il componente
nero della band nasce nel Bronx nella metà degli anni ’50. Mendicante,
con i primi spiccioli che racimola davanti ai Jazz Club, riesce a
comprarsi una pistola con la quale può rapinare il suo primo negozio, un
emporio musicale. Gli saranno d’ispirazione le parole del titolare del
negozio (“please, don’t shoot me, I’ve got kids”), quando, dieci anni
dopo, scrive il suo primo successo: “I really don’t give a shit ‘bout
yo’ kids, gimme the fuckin’ money. And a bass guitar.”
Leader dittatoriale e violento, comunicatore carismatico, oggi si è
rifatto una vita con Seelvana, ex guardia carceraria di San Quintino.
Non conosce i 4/4.
Andrea “Fuck Yeah” Fudo (Chitarre, Scleri con gli amplificatori): il più
giovane del gruppo, nasce a Pollena Trocchia nel 1960. A soli dieci anni
entra nella band a causa della prematura scomparsa del primo
chitarrista, ma, non avendo mai visto una chitarra, dà pennate a
casaccio, migliorando tra l’altro la qualità è le sonorità dei Santi
Subito. Queste migliorie, nonché la sua enorme stazza, gli fanno
percepire il 75% degli incassi totali delle serate, lasciando gli altri
quattro babbei a spartirsi il restante 25%.
Nessuno si è mai azzardato a dirgli nulla a riguardo.
Single per scelta, nutre un’avversità inaudita con gli amplificatori che
hanno le manopole del volume che arrivano a 12.
E’ geometra del Comune.
Andrew Piglreems (Pianole, Harmonium, Sveezee, Pippoli): abituato a
stare alle spalle dei Santi, ha preferito farne parte attivamente per
via dell’odore fastidioso che solo il retro dei Santi sa emanare. Nato a
Bogotà chissà quando, si dedica agli studi musicali con scarsissimi
risultati. Riesce ad entrare come tastierista finto in un complesso
liscio, ma la sua incapacità nel caricare i dischetti midi fa si che
venga cacciato in malomodo dalla bella cantante Esedra. Spacciandosi per
uno che sa il fatto suo, riesce ad essere ingaggiato poco dopo nei Santi
Subito. Dato che le bugie hanno le gambe corte, ben presto viene alla
luce tutta la sua inadeguatezza. I Santi esultano al grido di: “abbiamo
un tastierista prog!”
Non si sa bene quando c’è.
Samuele Nanetti (Voce, Cori, Litigiosità): è molto basso, ma ci sta
lavorando su.