Martedì 9 Febbraio alle ore 21,30 salgono sul palco di Palazzo Ferrero
“Oz Robù Trio per presentare il nuovo lavoro discografico “Gravity
Train” edito da Abeat.
Oz Robù Trio è composto da :CARLO MORENA al pianoforte, MARCO BRAMBILLA
al contrabbasso,e GIORDANO RIZZATO alla batteria e percussioni
Nel maggio 2005, Giordano Rizzato e Marco Brambilla, amici e musicisti,
ebbero l’idea di creare un progetto che rappresentasse i loro gusti
musicali e le ispirazioni del momento senza badare a cosa avrebbe
funzionato nei locali e nelle rassegne, il desiderio era quello di
creare un concerto, uno spettacolo, che abbracciasse il pubblico e lo
portasse nel loro mondo per un paio d’ore.
Doveva essere un progetto che sfuggisse alle solite classificazioni di
genere, non etichettabile, e ci voleva un nome adeguato, un nome che in
tutte le lingue del mondo significasse una cosa sola: la loro musica.
”Oz Robù” fu il nome.
Per il primo anno il duo crebbe attraverso partecipazioni occasionali
con molti musicisti locali proprio come un laboratorio d’improvvisazione
itinerante (su una ventina di concerti circa, mai più di due con la
stessa formazione).
Ogni concerto diventava un evento unico in cui, indagando tutti i
diversi aspetti della musica improvvisata e, seguendo le orme di grandi
maestri come John Zorn, Archie Shipp, Frank Zappa, Rage Against The
Machine, John Coltrane, Stomu Yamash’ta, Primus, Miles Davis, Butch
Morris, ecc… ricercavano un equilibrio tra formale ed informale e
abbracciavano tecniche di composizione estemporanea, proponendo così ad
ogni concerto un repertorio quasi completamente inedito in cui i più
diversi stili interagivano abbattendo i confini di genere.
Nel dicembre 2007, in occasione del concerto di raccolta fondi di
EMERGENCY per la costruzione del centro cardiochirurgico di Khartoum, in
Sudan, al progetto prende parte il pianista Patrick Robertson, con il
quale si esibiscono per la prima volta in trio.
Fra i tre nasce subito un’intesa che li spinge a formare un trio stabile
e voltare pagina rispetto all’improvvisazione radicale.
Ben presto i temi diventano sempre più complessi e articolati, con
grande attenzione verso le dinamiche e le atmosfere. In questo momento
(novembre 2008) viene registrato il primo demo – album autoprodotto del
trio.
Si apre un periodo di intensa attività live, alla quale, in più di un
occasione, prende parte come ospite speciale il Newyorkese Sabir Mateen
(saxofonista di Sun Ra).
Da questo momento in poi, contrariamente alle aspettative, il gruppo
comincia a sfaldarsi…
le difficoltà nel trovare una pubblicazione per il loro lavoro e
differenze di intenti musicali sempre più marcate incidono negativamente.
A questo punto il trio decide che é ora di voltar pagina, e dopo
l’ultimo concerto tenuto con Patrick alla notte bianca di Varese nel
giugno 2009, al progetto prende parte il pianista Fabio Visocchi.
La nuova formazione porta in breve tempo nuove sonorità cariche
dell’influenza del Jazz afro – americano ma allo stesso tempo più vicine
alle atmosfere mediterranee, andando a creare uno stile in cui etnica,
swing, drum & bass, grooves funky e free affiorano intrecciate l’una con
l’altra.
Le composizioni diventano un aspetto centrale del lavoro e il sound
acquista sempre più identità ed in breve tempo il trio é pronto a
tornare in studio per andare a registrare quello che prende forma come
primo album ufficiale, edito dall’etichetta Londinese Rhythm & Muse.
Ma i cambiamenti non sono finiti, dopo la pubblicazione dell’album, e
dopo averlo presentato e diffuso in numerosi concerti, trascorre un
periodo di tempo nel quale i tre si dedicano allo studio ed
all’ampliamento dei propri orizzonti musicali e nel 2012 matura la
decisione di cambiare rotta ancora una volta.
Seguendo quello che sembra essere un istinto quasi irrinunciabile alla
metamorfosi, Marco e Giordano cominciano a lavorare con il pianista
Carlo Morena (loro ex docente in conservatorio) mentre Fabio intraprende
un percorso personale che lo allontana dall’estetica del “jazz trio”.
All’alba del 2013 il progetto appare quindi ancora una volta mutato
nelle sue diramazioni, ma sempre integro in quell’idea di un sound
caratteristico, costantemente in equilibrio tra jazz e non, in cui
assoluta priorità viene data all’atmosfera emotiva ed all’interplay.
Il trio al momento sta concludendo il terzo album, al quale ha preso
parte come ospite il saxofonista argentino Javier Girotto.
A Marzo 2014 il trio firma un accordo con la Abeat records, che a
ottobre pubblicherà il loro nuovo disco.